C’è un’economia sana che da tempo chiede si intervenga per garantire la legalità nel comparto turistico. Una economia che spesso si ritrova a dover fare i conti, nella migliore delle ipotesi, con una concorrenza illegale del mercato. Gli imprenditori del settore oggi plaudono all’iniziativa che si concretizza con la firma del protocollo come primo passo per individuare le situazioni a rischio e tentare di scardinare il meccanismo delle infiltrazioni mafiose. Resta però – sottolineano – il tema degli investimenti. L’imprenditoria deve indubbiamente fare la propria parte – la sintesi del ragionamento- ma serve che le istituzioni, la politica, gli enti, ciascuno con le proprie competenze e le proprie risorse, si prodoghi concretamente per lo sviluppo e la crescita di questa terra
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