Turi, prete indagato per omicidio stradale: in un video controlla danni all’auto

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L’autopsia sul corpo di Fabiana Chiarappa, affidata al medico legale Davide Ferorelli, fornirà i primi risultati tra 60 giorni

C’è un nuovo elemento nell’inchiesta sulla morte di Fabiana Chiarappa, la 32enne travolta da un’auto il 2 aprile sulla strada tra Turi e Putignano. Il video di una stazione di servizio riprende don Nicola D’Onghia, 54 anni, parroco di Turi e docente alla facoltà teologica pugliese, mentre controlla il parafango della sua Fiat Bravo, pochi minuti dopo l’orario dell’incidente.

Le immagini lo mostrano fermo nell’area di servizio alle 20.30, a poche centinaia di metri dal punto in cui la giovane, soccorritrice del 118 e giocatrice del Bisceglie Rugby, avrebbe perso il controllo della moto finendo contro un muretto venendo poi investita.

Dopo aver appreso della tragedia dai media, don D’Onghia ha contattato il proprio avvocato e si è presentato dai carabinieri, raccontando di aver sentito un rumore sotto l’auto e di aver pensato di aver urtato una pietra. “Era buio e la zona è scarsamente illuminata”, ha spiegato, riferendo di non essersi accorto di nulla.

Le indagini, coordinate dalla pm Ileana Ramundo, mirano a chiarire la dinamica del sinistro. Sono stati sequestrati i veicoli coinvolti e disposta una consulenza tecnica per verificare eventuali tracce di impatto. L’autopsia sul corpo di Fabiana Chiarappa, affidata al medico legale Davide Ferorelli, fornirà i primi risultati tra 60 giorni.

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