TURI – Tanto si è detto e scritto su Giuseppe Verdi, figura cruciale dell’800 musicale italiano. Eppure le parole non possono avere lo stesso valore emotivo della sua musica, protagonista della dodicesima edizione del Festival del Belcanto, promosso dall’associazione “Chi è di scena?!”, dal Comune di Turi e dal clarinettista e direttore d’orchestra turese Ferdinando Redavid.
Ad aprire l’evento, in piazza Gonnelli, la presentazione di due monografie di Tino Sorino dedicate a Nino Rota, che guardava al sinfonismo verdiano con solida convinzione. E’ seguita l’assegnazione del prestigioso Premio Belcanto al baritono pugliese Marcello Rosiello. L’omaggio dei soprani Valentina De Pasquale e Angela Lomurno, accompagnati al pianoforte da Rossella Perrone, con alcune deliziose arie da camera, solitamente poco eseguite, e due arie dal “Simon Boccanegra” e dalla “Traviata”, ha emozionato il pubblico per la bellezza della musica e per la splendida interpretazione. Ma è stata sicuramente la serata di mercoledì, la punta di diamante di un’iniziativa che ha potuto vantare la partecipazione di Giandomenico Vaccari, regista, direttore e sovrintendente di alcuni tra i più celebri teatri e realtà musicali d’Italia. In scena “Ti racconto Rigoletto”, un’inedita riduzione del dramma di Giuseppe Verdi. Con Vaccari al “timone”, il “Rigoletto” verdiano è diventato un’ideale lezione di anatomia, dove il pubblico è stato guidato alla conoscenza di tutti gli elementi che, insieme, formano il connubio perfetto tra teatro e musica.
https://www.youtube.com/watch?v=iZ72gS0vaXE
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