Donald Trump aumenta la pressione su Vladimir Putin affinché accetti la tregua di un mese in Ucraina, negoziata dagli Stati Uniti con Kiev. “Altrimenti ci saranno sanzioni devastanti”, ha avvertito l’ex presidente americano. I negoziatori Usa sono attesi a Mosca entro la settimana, ma il Cremlino prende tempo: “Non vogliamo correre”. Nel frattempo, Putin accelera sul fronte militare e punta a “battere gli ucraini nel Kursk il più presto possibile”.
Intanto, ripartono gli aiuti americani a Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky resta cauto: “Dei russi non ci fidiamo. Se dicono no alla tregua, mi aspetto misure forti dagli Stati Uniti”.
Sul campo, la tensione resta altissima. Dopo il raid su Mosca, la Russia ha lanciato un contrattacco con droni in tre oblast ucraini, mentre missili russi hanno colpito il porto di Odessa, aumentando il rischio di un’ulteriore escalation.
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