Nel primo Consiglio dei ministri della sua nuova amministrazione, Donald Trump ha annunciato l’imminente imposizione di dazi del 25% sulle automobili e altri prodotti importati dai Paesi dell’Unione europea. “L’UE è stata formata per fregare gli Stati Uniti”, ha dichiarato il presidente, riaccendendo lo scontro commerciale con Bruxelles.
Immediata la reazione europea. “Reagiremo subito, con fermezza. Queste tariffe sono illegittime e ingiustificate. Tuteleremo le nostre aziende”, ha affermato un portavoce della Commissione UE, sottolineando come l’Unione rappresenti “il più grande mercato libero del mondo” e un’opportunità per l’economia americana.
Durante la riunione, è intervenuto anche Elon Musk, lanciando un allarme sui conti federali: “Non possiamo sopportare un deficit di 2.000 miliardi di dollari. Dobbiamo agire o l’America farà bancarotta”. Il patron di Tesla e SpaceX si è detto favorevole a drastici tagli ai fondi pubblici, scatenando polemiche sui 38 miliardi di agevolazioni fiscali che il suo impero ha incassato finora.
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