Finisce la guerra dei dodici giorni, Netanyahu esulta: “Vittoria storica”, ma l’Iran promette ritorsioni
Dopo dodici giorni di violenti scontri, è arrivata la tregua tra Israele e Iran. La fine delle ostilità è stata sancita nella serata di martedì, prima dal presidente iraniano Masoud Pezeshkian, poi dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. L’intesa è giunta dopo l’intervento deciso del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nelle ore precedenti aveva espresso forte irritazione per le continue violazioni del cessate il fuoco da entrambe le parti.
“Non sanno che c… stanno facendo”, avrebbe detto il leader statunitense, secondo fonti vicine alla Casa Bianca, prima di telefonare direttamente a Netanyahu per fermare l’escalation. La tregua, annunciata in nottata e scattata alle 6 del mattino (ora italiana), ha permesso all’esercito israeliano di revocare le restrizioni imposte alla popolazione civile.
In Israele, il premier Netanyahu ha celebrato la fine del conflitto definendola una “vittoria storica destinata a durare per generazioni”. Sulla stessa linea il presidente Isaac Herzog, che ha dichiarato che “la minaccia nucleare iraniana è stata rimossa”. Ma fonti dell’intelligence americana, riportate dalla Cnn, ridimensionano l’entità dei risultati ottenuti dai raid israeliani: secondo le prime valutazioni, i bombardamenti sui siti nucleari iraniani avrebbero causato un ritardo di soli pochi mesi nel programma atomico di Teheran.
Nel frattempo, dal regime iraniano è arrivata una risposta netta: “Siamo pronti a riprendere l’arricchimento dell’uranio”. Una dichiarazione che getta ombre sulla tenuta della tregua nel lungo periodo.
Gli effetti del cessate il fuoco si sono immediatamente riflessi sui mercati internazionali: la Borsa di Milano ha chiuso in forte rialzo, mentre i prezzi del gas sono crollati e il petrolio ha segnato un netto calo, attestandosi intorno ai 64 dollari al barile.
Il conflitto, seppur breve, ha rappresentato una delle escalation più drammatiche tra Israele e Iran degli ultimi anni. Ora resta da capire se la tregua imposta dalla diplomazia americana riuscirà a mantenersi nel tempo o se si tratterà solo di una fragile pausa in un confronto destinato a riaccendersi.
potrebbe interessarti anche
Crisi grano, Confagricoltura Puglia: “Non bastano misure straordinarie”
Coldiretti: “Il piano UE uccide la pesca italiana, fondi ridotti del 67%”
Puglia, Sanitaservice nel mirino della CISL FP: “Serve cabina di regia”
Pisani: “Giovani del Sud in Polizia, ma pochi restano nelle grandi città”
Digitale Facile, Regione Basilicata prima in Italia nel superare il target PNRR
Maltempo al Centro-Sud: allerta gialla in Puglia e Basilicata