FARDELLA- Sono partiti dalla provincia di Salerno per trasportare i fuochi d’artificio in occasione dei festeggiamenti della Madonna dell’Assunta nella città di Fardella, ma quando sono stati fermati dai carabinieri, nel carico avrebbero avuto anche 1,700 chili di fuochi illegali. Due campani sono stati denunciati dai militari della stazione di Chiaromonte, ma, tuttavia, lo spettacolo pirotecnico programmato è andato in scena.
È accaduto nella giornata del 14 agosto quando il comando provinciale carabinieri di Potenza, attraverso i reparti dipendenti, ha pianificato apposite attività preventive di controllo nella stagione estiva, soprattutto nelle tante comunità in cui si concentrano molteplici iniziative culturali, di intrattenimento, oltre che manifestazioni di varia natura, che richiedono, allo stesso tempo, il rispetto di normative di settore, necessarie ad assicurare le condizioni di sicurezza e regolare svolgimento delle stesse.
Ciò per consentire che tali eventi possano essere fruiti correttamente dalle persone e dagli stessi turisti, i quali in questo periodo di massimo afflusso sono presenti e concentrati nelle singole realtà locali.
In tale contesto, a Fardella, i carabinieri della stazione di Chiaromonte, competente per territorio, a conclusione di accertamenti, hanno deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria due persone, provenienti dalla provincia di Salerno, operatori di settore, ritenute responsabili di fabbricazione e trasporto di artifizi pirotecnici privi della prescritta autorizzazione, in quanto sorprese a utilizzare materiale esplodente, costituito da manufatti del peso complessivo di 1,700 chili di polvere pirica, oltre che un mortaretto comprensivo di accessori realizzati artigianalmente.
Le verifiche dei militari sono avvenute a Fardella, nella serata di domenica scorsa, 14 agosto, allorquando gli artifizi sono stati trovati e sequestrati nell’ambito dei controlli condotti in occasione dei festeggiamenti che si stavano tenendo in onore della Madonna dell’Assunta.
Nella circostanza, i due interessati, per i quali ovviamente vale il principio della presunzione di innocenza, stavano organizzando nell’area individuata lo spettacolo pirotecnico, che di fatti poi ha avuto luogo.
All’atto del loro intervento, tra i fuochi d’artificio regolarmente detenuti e utilizzati, i carabinieri hanno scorto la presenza del materiale anzidetto, privo di etichetta identificativa, per cui si sono resi necessari i conseguenti approfondimenti.
Vi è da dire che l’attività d’istituto condotta dagli operanti non ha in alcun modo inciso né modificato il regolare svolgimento della solenne ricorrenza, durante la quale comunque si è tenuto lo spettacolo pirotecnico organizzato dai due operatori.
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