Non ce l’ha fatta l’ingegnere tranese di 65 anni colpito da un malore nei giorni scorsi all’interno del Palazzo di Giustizia di Trani. L’uomo era stato soccorso tempestivamente dal vicebrigadiere dell’Arma dei carabinieri, Patrick Zaia, che si trovava in tribunale per testimoniare. Il militare, udito il trambusto e le richieste di aiuto provenienti dai corridoi, si era precipitato verso il punto in cui si trovava l’uomo. Il vicebrigadiere Zaia aveva avviato le manovre di primo soccorso, utilizzando il defibrillatore e praticando il massaggio cardiaco, riuscendo a far ripartire il cuore dell’ingegnere fino all’arrivo dei sanitari del 118. L’uomo era stato quindi trasportato d’urgenza all’ospedale Bonomo di Andria e ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni, inizialmente stabili grazie al pronto intervento del carabiniere, sono però peggiorate nei giorni successivi, fino al decesso avvenuto nelle scorse ore. Resta l’eroico gesto del giovane carabiniere, che con il suo intervento immediato ha dato all’ingegnere una possibilità in più di lottare per la vita.
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