Savino Lettini, 51 anni, lascia una moglie, tre figli e due nipoti
Era originario di Trani Savino Lettini, il muratore cinquantenne morto nella mattinata di sabato 5 luglio mentre era impegnato in un intervento lungo i binari ferroviari di Sforzacosta, frazione di Macerata, nelle Marche.
La tragedia è avvenuta nel corso dell’attività lavorativa, probabilmente a causa di un malore improvviso. In un primo momento si era parlato di una caduta da un’impalcatura, ma le verifiche propenderebbero per un arresto fatale.
Appena appresa la notizia, la moglie si è messa in viaggio per raggiungere il luogo dell’accaduto. Lettini lascia tre figli e due nipoti.
A ricordarlo con profonda commozione è Rosa Ardillo, presidente della Fidas di Trani, associazione di cui Lettini faceva parte come donatore: “Siamo stravolti. Savino era un grande lavoratore, amava la sua famiglia ed era un donatore di sangue assiduo. La notizia della sua morte ci ha sconvolto”.
“Quando ho saputo cosa era successo ho pensato subito alla moglie e ai figli. La figlia più grande lo aveva reso nonno, mentre l’altra compirà 18 anni il mese prossimo. È una tragedia terribile”, ha aggiunto Ardillo, spiegando come Savino fosse spesso costretto a lavorare lontano dalla sua città per mancanza di occupazione in loco: “Qui il lavoro purtroppo scarseggia”.
“Inizialmente ci avevano detto che era caduto da un’impalcatura, poi si è parlato di malore. Ma ciò che resta è il dolore per la perdita di una persona buona e generosa, conosciuta e stimata da tanti a Trani”, conclude.
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