Traffico rifiuti, 50 associazioni: “Foggia sia sito d’interesse nazionale”

Dal 2006 sequestrate oltre 618mila tonnellate di rifiuti, chiesto un piano di bonifica urgente

FOGGIA – In provincia di Foggia, il traffico illecito di rifiuti continua a essere una grave emergenza ambientale. Dal 2006 al 2024, le inchieste hanno portato al sequestro di 618.170 tonnellate di rifiuti, equivalenti a 24.726 tir in fila per oltre 300 chilometri. Su scala regionale, nello stesso periodo, si contano 57 operazioni, con il sequestro di oltre 6,5 milioni di tonnellate di rifiuti, 269 arresti e 754 denunce.

Durante il forum pubblico “La Capitanata è la nuova Terra dei Fuochi?”, tenutosi a Palazzo Dogana, 50 associazioni hanno chiesto al Governo di riconoscere la provincia come sito d’interesse nazionale (SIN) da bonificare. Enrico Fontana (Legambiente) ha lanciato un appello: “L’Italia deve aprire gli occhi su ciò che accade qui”.

L’emergenza e le richieste del forum

Mons. Giorgio Ferretti, arcivescovo di Foggia-Bovino, ha chiesto una “grande alleanza” tra cittadini, istituzioni e imprese per affrontare il problema, mentre il dott. Maurizio Di Bisceglie (Policlinico di Foggia) ha evidenziato l’aumento della mortalità per tumore nelle zone inquinate. Antonio Marfella (ISDE) ha paragonato la situazione della Capitanata a quella della Terra dei Fuochi, avvertendo del rischio di un disastro ambientale simile a quello campano.

Il forum ha presentato una Carta dei Valori e delle Proposte, chiedendo più controlli, uso di droni e satelliti per il monitoraggio, sanzioni più severe e un piano di bonifica.

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Il ruolo di Comuni, Provincia e Regione

Alle amministrazioni locali viene chiesto di applicare rigorosamente la normativa ambientale, con interventi immediati di rimozione dei rifiuti. Il Comune di Foggia è sollecitato a istituire una Consulta della Salute e dell’Ambiente e un registro dei terreni contaminati, mentre alla Provincia si chiede la nomina di un Difensore Civico territoriale per supportare i proprietari di terreni colpiti dagli sversamenti. La Regione Puglia è invitata a istituire un fondo speciale per aiutare i Comuni nelle spese di bonifica.

L’incontro, con oltre 400 partecipanti, ha confermato l’urgenza di un’azione concreta per fermare un fenomeno che minaccia la salute e l’ambiente del territorio.

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