Stop all’installazione di un’antenna sul tetto di una casa a Tiggiano, comune del Capo di Leuca. Lo ha deciso il Consiglio di Stato in merito alla richiesta da parte di una Società di montare un’antenna per le telecomunicazioni in cima a un’abitazione privata. Il Comune aveva detto no, segnalando l’assenza di documenti tecnici fondamentali, relativi in particolare alla sicurezza sismica, così come stabilito da una delibera regionale del 2022.
Così, l’azienda aveva fatto ricorso al Tribunale Amministrativo, ottenendo il via libera. Ma il Comune, difeso dall’avvocato Alessandro Distante, ha impugnato la sentenza presentando ricorso.
Da lì, la battaglia legale è arrivata al Consiglio di Stato, che ha ribaltato il primo verdetto: secondo i giudici di Palazzo Spada, un’antenna di telecomunicazioni, pur rientrando nella disciplina del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, non può essere considerata un’opera di edilizia libera. Va dunque trattata come una vera e propria costruzione, soggetta alle regole urbanistiche e strutturali del Testo Unico Edilizia.
È necessaria, inoltre, una valutazione relativa alla sicurezza antisismica. In questo caso, però, la documentazione obbligatoria non sarebbe stata allegata all’istanza autorizzatoria: un’omissione, quella della Società, ritenuta sufficiente per negare l’autorizzazione.
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