Tentato omicidio di stampo mafioso: arrestati due malviventi di San Vito dei Normanni

SAN VITO DEI NORMANNI- Avrebbero fatto irruzione nella sua casa ed esploso due colpi di pistola ad altezza uomo: una vera e propria spedizione punitiva si è verificata nella serata del 19 giugno intorno alle 20 a San Vito dei Normanni.

D.A. e N.G. dovranno rispondere del tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso e all’agevolazione ad associazione mafiosa in danno di un sorvegliato speciale di San Vito dei Normanni e detenzione abusiva di arma clandestina.

Sono stati i militari del Nor al comando del tenente Alberto Bruno della compagnia carabinieri di San Vito dei Normanni guidata dal capitano Vito Sacchi e del nucleo Investigativo di Brindisi a dare esecuzione al decreto di fermo del pm Carmen Ruggiero, emesso dalla Direzione distrettuale Antimafia di lecce nei confronti dei catturandi D.A. e N.G., entrambe difesi dall’avvocato Andrea D’Agostino.

L’assalto del 17 giugno a casa del sorvegliato speciale: gli spari e la fuga sui tetti

D.A. e N.G. la sera di venerdì 17 giugno 2022 intorno alle 20, hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione di un sorvegliato speciale di San Vito dei Normanni che in quel momento era in compagnia di un’altra persona, esplodendo al loro indirizzo due colpi di pistola calibro 7,65, non riuscendo nel loro intento per la pronta reazione delle vittime che si sono date a precipitosa fuga sui tetti delle abitazioni limitrofe. L’intento omicidiario, inoltre, non è andato a buon fine per l’inceppamento dell’arma. D.A. e N.G. dopo l’evento, per sfuggire alle forze dell’ordine si sono resi irreperibili trovando rifugio dapprima nelle campagne tra San Vito dei Normanni e Carovigno e poi grazie a una presunta rete di fiancheggiatori.

La Direzione distrettuale Antimafia di Lecce ha contestato, agli indagati, il metodo mafioso e l’agevolazione ad associazione mafiosa in quanto la spedizione omicidiaria rientrerebbe in un più ampio disegno criminoso ricadente nei conflitti per il controllo del territorio e dei relativi traffici illeciti nel comune di San Vito dei Normanni e altre località limitrofe da parte di contrapposte fazioni della criminalità organizzata nota come Sacra corona unita. D.A. e N.G. dopo le formalità di rito sono stati condotti in carcere.

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