La Guardia di finanza di Taranto ha dato esecuzione a un provvedimento emesso dal Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia, con cui è stata disposta la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per la durata di 5 anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Taranto, nei confronti di Michele Cicala, di 42 anni, pregiudicato.
L’indagato, che finì in carcere nell’aprile 2021, è ritenuto a capo di una presunta associazione dedita al traffico illegale milionario di gasolio agricolo. L’operazione, culminata nell’esecuzione di una quarantina di misure cautelari, fu chiamata “Petrolmafia”. Cicala era già stato sottoposto a misure di prevenzione di carattere personale nel 2005 e nel 2008.
Nell’ambito dell’inchiesta sul traffico di carburanti è stato anche destinatario di un sequestro di beni per un importo di circa 20 milioni di euro. Secondo le Fiamme Gialle, il 42enne avrebbe riciclato e autoriciclato nel circuito economico legale i proventi delle attività illecite, costituendo e finanziando una serie di società e di imprese intestate a se stesso e a “prestanome”.
L’indagine, avviata nel 2019, si è focalizzata sulla vendita di carburante in evasione delle accise, anche grazie al “controllo” di alcune imprese compiacenti operanti nel settore, con sedi nella provincia di Taranto e in Campania.
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