Francesco Tacente

Taranto, Tacente: ‘Bitetti-M5S, la coalizione del no”

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“Al ballottaggio, la città deve scegliere tra l’alleanza dei veti che paralizza la città, e la nostra visione di sviluppo e progresso”


Francesco Tacente, candidato sindaco sostenuto da una coalizione di liste civiche e centrodestra, ha commentato l’ipotesi di intesa tra Piero Bitetti, candidato del centrosinistra, e il Movimento 5 Stelle, definendo l’accordo come “la dimostrazione plastica di una coalizione del “no”, ostaggio di veti ideologici e finalizzata unicamente alla conquista del potere”.

Secondo Tacente, si tratterebbe di un’alleanza costruita “sulla negazione di ogni progetto strategico per Taranto, distante dalla visione responsabile e concreta di cui la città ha bisogno”. Ha poi elencato alcuni dei temi sui quali, a suo avviso, la coalizione M5S-Bitetti avrebbe assunto posizioni di chiusura: “No al rigassificatore, no all’AIA, no al dissalatore, no al Comparto 32. Dire sempre no non è una visione, è una rinuncia. Taranto ha bisogno di risposte, non di barricate”.

Il candidato del centrodestra ha sottolineato l’importanza di “sviluppo sostenibile, lavoro stabile, infrastrutture moderne e sicure”, ribadendo che “chi si candida a guidare la città non può permettersi di trasformarla in un laboratorio dell’immobilismo ideologico”.

Pur condividendo la necessità di tutelare l’ambiente e la salute pubblica, Tacente ha criticato l’approccio del fronte avversario, accusandolo di “affossare ogni iniziativa senza proporre alternative reali”. Ha poi definito il proprio progetto come una proposta “coraggiosa, basata su competenza, partecipazione e visione strategica”, e ha contestato alcune delle misure proposte da Bitetti, come il cosiddetto Reddito di Cittadinanza Comunale, ritenuto “privo di copertura economica e giuridica”, a differenza dei suoi interventi finanziati attraverso il Just Transition Fund.

“La nostra è una coalizione che mette al centro l’interesse generale, non quello di parte”, ha proseguito Tacente, indicando tra gli obiettivi “crescita e sostenibilità, attrazione di investimenti, creazione di lavoro vero, costruzione di servizi efficienti e rilancio dell’immagine di Taranto a livello nazionale e internazionale”.

In vista del ballottaggio, il candidato ha lanciato un appello agli elettori: “Tra chi promette assistenzialismo e chi lavora per un futuro concreto, la scelta è tra stagnazione e progresso e non più solo tra vecchio e nuovo. Io ci metto la faccia, l’esperienza e una squadra seria. Scegliere la nostra proposta significa scegliere una Taranto che dice sì allo sviluppo, alla legalità e alla dignità del lavoro”.

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