È stato eseguito a Taranto, nella mattinata di lunedì 24 febbraio, lo sfratto di Adriana Parisi e di suo figlio Saverio, 34 anni, affetto da autismo, dopo la vendita all’asta dell’appartamento in cui risiedevano. La donna, separata dal 2016, non era più riuscita a sostenere le rate del mutuo e aveva presentato offerte per riacquistare o affittare l’immobile, chiedendo almeno una proroga per permettere al figlio di adattarsi al trasferimento.
Nonostante il rinvio ottenuto il mese scorso e una raccolta fondi lanciata dal Comitato spontaneo #iostoconSaverio, l’ufficiale giudiziario ha proceduto con lo sgombero. “Questa è l’epilogo di tre anni di battaglie – ha dichiarato Adriana Parisi –. Avevo chiesto 24 ore per spostarmi con Saverio e valutare una sistemazione temporanea. Mi hanno dato false speranze, assicurandomi che avrei potuto restare almeno per la notte. È stata solo un’ennesima presa in giro”.
Secondo la donna, i servizi sociali avrebbero individuato una sistemazione che però non sarà disponibile prima di alcuni mesi. “Mi hanno lasciata sola – ha aggiunto –. Anche se c’è un ragazzo disabile, non importa a nessuno. Dove andrò? Non lo saprà nessuno”.
potrebbe interessarti anche
Taranto, nasce Confapi Salute: Giovanni Magrì presidente
Bitetti presenta i 10 punti per Taranto: “Fare il sindaco non mi fa paura”
Comunali Taranto, Pd apre a M5S: “Pronti al confronto sui temi”
Morte ex operaio Ilva, l’avvocato: “La CEDU ha reso giustizia”
Avetrana, titolo serie Sarah Scazzi: sindaco “Ferita dignità della comunità”
Rilancio ex Ilva, via libera alla trattativa con la cordata azera