La Guardia Costiera di Taranto ha posto sotto sequestro un tratto costiero ricadente in un’area demaniale marittima del porto, nei pressi di Punta Rondinella, complessivamente quantificata in 4.045 mq e riconosciuta ad alto rischio ambientale.
L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica, attualmente contro ignoti, nasce dalla presenza di una falesia erosa dal mare su cui è accumulato materiale di dubbia provenienza e le cui caratteristiche necessitano di accertamenti analitici per scongiurare un eventuale inquinamento dell’ambiente marino e costiero.
L’esecuzione del sequestro è propedeutico all’avvio di attività d’indagine ambientali finalizzate ad accertare l’effettiva composizione del materiale rinvenuto e i responsabili di tale deposito. Nello specifico, è stata coinvolta Arpa Puglia per le verifiche tecniche e sono state avviate acquisizioni documentali volte a ricostruire le pregresse attività legate al monitoraggio e alla bonifica.
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