Sciopero dell’intero turno di lavoro e presidio (dalle 9 alle 15.30) davanti alla sede di Confindustria Taranto: è quanto hanno programmato per martedì 6 giugno i lavoratori della società Network contacts, aggiudicataria dell’appalto per il servizio di call center di Enel energia.
La mobilitazione è stata indetta dall’Usb “contro l’iper flessibilità – spiega il sindacato in una nota – imposta dall’azienda con un’organizzazione del lavoro arbitraria e non programmata che lede il diritto alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, giuridicamente tutelata nei rapporti di lavoro part-time, e contro la reiterata politica di riduzione del costo del lavoro che caratterizza il modello aziendale di competizione al ribasso, perseguita, a Taranto come nelle altre sedi, ad esclusivo beneficio dei profitti privati e a danno dei diritti e del salario della forza lavoro, già prigioniera da anni di un lavoro povero, fatto di bassi salari, poche ore di lavoro e precarietà contrattuale”.
L’iniziativa “in oggetto – sottolinea Francesco Marchese dell’Usb lavoro privato Taranto – intende richiamare la stazione appaltante Enel energia, aderente a Confindustria e il cui maggior azionista è il ministero dell’Economia e delle finanze, alla responsabilità sociale che dovrebbe caratterizzare il suo operato in fase di aggiudicazione degli appalti e al ruolo di garante delle condizioni di lavoro adottate dall’appaltatore”.
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