I dati diffusi dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) di Taranto sui controlli effettuati nel 2024 delineano un quadro allarmante. Su 233 accertamenti, ben 150 aziende sono risultate irregolari per varie violazioni. Le sanzioni amministrative hanno superato i 600mila euro, mentre le ammende per violazioni penali hanno oltrepassato 1,5 milioni di euro.
Sono state riscontrate 308 irregolarità su 970 posizioni lavorative, riguardanti norme su contratti, retribuzioni e sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, 50 aziende sono state sospese per impiego di lavoro nero o gravi carenze nelle misure di sicurezza.
Federico Greco, presidente di Confimprese Taranto, ha sottolineato l’impegno dell’associazione nel supporto alle imprese, ribadendo l’importanza della formazione e del rispetto degli standard di sicurezza. “Molto lavoro resta da fare – ha dichiarato –, ma la sicurezza sul lavoro non è un costo, bensì un investimento sul capitale umano”.
L’operato del Nil rappresenta un monito per le imprese tarantine, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e responsabilità nella gestione degli obblighi previsti dal Decreto Legislativo 81/2008.
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