AdI Servizi Marittimi chiarisce: “Disarmo legato a scadenza certificazioni, nessun impatto sui livelli occupazionali”
Il disarmo della nave Corona Boreale, appartenente alla flotta ex Ilva, è stato deciso in conseguenza della scadenza delle certificazioni di classe dello spintore. Lo precisa Acciaierie d’Italia Servizi Marittimi, in amministrazione straordinaria, replicando alla nota diffusa dall’Unione Marittimi di Taranto che aveva sollevato preoccupazioni in merito alla decisione.
L’azienda ha fatto sapere di aver già invitato il comando della nave a predisporre le operazioni per lo sbarco dell’equipaggio, fissato per il 5 maggio, specificando che il disarmo è stato preventivamente autorizzato dalla Capitaneria di Porto di Taranto.
Secondo quanto dichiarato da AdI, il rinnovo della classe dell’imbarcazione è condizionato all’esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche sui motori principali, per un importo pari a diversi milioni di euro. Tali interventi, pur essendo stati previsti dal gestore precedente già nel 2023, non sono mai stati effettuati a causa di un mancato interesse verso gli aspetti manutentivi, con il risultato che l’onere è ora ricaduto sull’attuale gestione straordinaria.
“Pur essendoci la volontà di procedere al recupero della classe della Corona Boreale, gli interventi saranno effettuati solo dopo il completamento delle manutenzioni più urgenti su altri impianti del complesso industriale”, fa sapere l’azienda.
In merito alla questione occupazionale, AdI precisa di aver informato tempestivamente le organizzazioni sindacali confederali, sottolineando che non ci sono criticità legate al personale, che sarà reimpiegato sulla stessa unità o su altre navi della flotta aziendale.
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