All’ospedale Moscati di Taranto, un detenuto “psichiatrico” ha aggredito due agenti della Polizia Penitenziaria e il personale sanitario. L’uomo era stato trasportato in ospedale dopo aver distrutto la sua cella.
A denunciare l’accaduto è Stefano Caporizzi, segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria Puglia. “Si tratta di una ripetizione insopportabile nei confronti degli agenti privi di qualsiasi dispositivo di sicurezza personale e senza un protocollo operativo che possa garantire, anche dal punto di vista giuridico, la gestione degli eventi critici e in particolare dei pazienti psichiatrici”, dice Caporizzi.
“La deriva della sicurezza nelle carceri è inarrestabile – aggiunge Caporizzi -: l’incolumità fisica degli agenti e la sicurezza degli istituti sembrano non essere problemi importanti per il Governo, nonostante gli annunci”.
Caporizzi esprime vicinanza ai colleghi aggrediti e al personale sanitario, augurando una pronta guarigione. “Solo due giorni fa abbiamo chiesto al capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) di prevedere un adeguato aumento di personale nella regione Puglia, che ha la peggiore dotazione organica nonostante il più alto sovraffollamento (a Taranto 810 detenuti con meno di 250 agenti) e di introdurre nel sistema giuridico specifiche ipotesi di reato in caso di aggressioni, rivolte e istigazioni alla rivolta”, conclude il segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria Puglia.
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