Il candidato al consiglio comunale con il PLD lancia un appello: “Ripartire dai quartieri per fermare la desertificazione”
Giammaria Zilio, candidato al consiglio comunale con il Partito Liberal Democratico, lancia un appello chiaro: affrontare l’emergenza abitativa e la crisi del commercio con politiche integrate, capaci di fermare la desertificazione sociale e demografica che colpisce sempre più quartieri della città.
“Siamo di fronte a una crisi che riguarda l’abitare e il commercio di vicinato, due ambiti strettamente legati alla qualità della vita e alla tenuta sociale dei territori”, dichiara Zilio, interior designer e appartenente a una famiglia con una lunga storia nel commercio. Secondo il candidato, i recenti fatti di cronaca evidenziano come la questione dell’housing sociale sia ormai diventata anche una questione di ordine pubblico, che richiede risposte non solo normative, ma anche economiche e urbanistiche.
Zilio propone che il Comune adotti strumenti per incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, in particolare nei quartieri storici come il Borgo, dove molti immobili risultano da anni abbandonati. “Non è più accettabile pensare a nuove colate di cemento. Serve rendere conveniente il recupero di ciò che già esiste, anche attraverso meccanismi di premialità e incentivi alle società benefit, come avviene in alcune regioni del Nord”, afferma.
L’obiettivo è doppio: rispondere ai bisogni abitativi di famiglie a basso reddito, anziani in difficoltà, immigrati regolari e persone sotto sfratto, e al tempo stesso contrastare lo svuotamento dei quartieri. Un tema che per Zilio è collegato anche alla crisi del commercio locale. “Perché un quartiere sia vivo, deve essere anche bello e funzionale. Occorre ripensare le vie del commercio come destinazioni turistiche, ma anche come luoghi di socialità e cultura”, prosegue.
L’idea, condivisa con il candidato sindaco Piero Bitetti, punta anche al recupero e rilancio dei mercati rionali, viste come strutture centrali nella costruzione di un tessuto urbano vitale. “Le strade e le botteghe storiche sono identità, presidio e servizio. Oggi combattono con la concorrenza digitale, spesso distorsiva. Servono investimenti in qualità degli spazi e programmazione culturale diffusa”, conclude Zilio, convinto che l’amministrazione futura dovrà affrontare questa sfida come una priorità.
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