Nuovo capitolo nello scontro politico tra i candidati sindaco di Taranto in vista del ballottaggio. Dopo le dichiarazioni di Checco Tacente sull’utilizzo del Just Transition Fund (JTF) per finanziare il reddito di cittadinanza comunale, arriva la replica di Piero Bitetti, che smonta l’ipotesi proposta dall’avversario.
“Il JTF non è una cassa magica da cui attingere per distribuire sussidi” afferma Bitetti, chiarendo che il fondo europeo è destinato a sostenere la transizione ecologica ed economica, finanziando interventi come formazione, riqualificazione professionale e infrastrutture sostenibili, e non trasferimenti diretti di denaro ai cittadini.
Secondo Bitetti, la proposta di Tacente denoterebbe “superficialità e scarsa conoscenza degli strumenti europei e delle normative vigenti”. E aggiunge: “Se questa visione distorta deriva dall’apprendistato politico maturato accanto ai protagonisti dell’ex amministrazione Melucci, che il centrosinistra ha contribuito a mandare a casa, è evidente che si continua a navigare a vista, senza un progetto credibile per Taranto”.
Per finanziare un reddito comunale, secondo il candidato del centrosinistra, serve una strategia integrata che coinvolga il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), le risorse del PNRR per inclusione e coesione, fondi nazionali e regionali, una gestione seria del bilancio comunale e la partecipazione del privato sociale e del terzo settore.
“Semplificare tutto con un ‘basta prendere i soldi dal JTF’ è irresponsabile. Alimenta illusioni e offende l’intelligenza dei cittadini” prosegue Bitetti, che rivendica un approccio basato su serietà, visione e onestà intellettuale. “Se davvero vuole il bene di Taranto, ci confrontiamo sui fatti. Le chiacchiere le lasciamo agli altri” conclude.
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