“Chi ha causato il problema ora si finge paladino del pubblico, sono senza credibilità”
Prosegue il confronto politico acceso a Taranto in vista delle elezioni amministrative. Al centro del dibattito, la questione degli asili nido comunali, con il candidato del centrodestra Luca Lazzàro che interviene duramente contro le posizioni espresse da esponenti del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle.
Secondo Lazzàro, l’iniziativa promossa dai candidati Francesco Tacente e Annagrazia Angolano, insieme a una delegazione riconducibile a Piero Bitetti, di recarsi dalla commissaria prefettizia per chiedere il mantenimento della natura pubblica dei nidi, rappresenta “una scandalosa presa in giro”.
Il centrodestra ricorda come l’attuale rischio di privatizzazione affondi le radici nelle scelte adottate durante l’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci, sostenuta – secondo Lazzàro – proprio dagli stessi partiti oggi protagonisti di proteste.
“Sono stati i voti di PD, Con e Movimento 5 Stelle, oggi alleati di Tacente, a determinare le difficoltà di bilancio con sprechi milionari, come quelli per il Sail GP”, afferma il candidato, criticando quella che definisce “una tardiva conversione sulla via di Damasco”.
Il centrodestra rivendica di aver presentato in passato mozioni concrete in Consiglio Comunale per difendere la gestione pubblica del servizio, e accusa gli avversari politici di voler recuperare consensi “sulla pelle dei servizi pubblici”.
A rendere ancora più allarmante il quadro è, secondo Lazzàro, quanto denunciato da Linda Boccuzzi, rappresentante del Coordinamento cittadino in difesa dei nidi comunali, che segnala il rischio concreto per l’avvio dell’anno educativo 2025/2026, aggravato dall’assenza del bando di iscrizione e dall’incertezza occupazionale per le educatrici.
Il centrodestra si impegna – ha assicurato Lazzàro – a inserire nel proprio programma e nella manovra di bilancio le risorse necessarie per garantire la piena operatività pubblica degli asili nido comunali, con l’obiettivo di tutelare un servizio ritenuto “fondamentale per le famiglie tarantine”.
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