Mercoledì 18 dicembre 2024, il Tribunale di Taranto ha condannato una donna di 42 anni alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione con sospensione condizionale, riconoscendola colpevole di omicidio stradale. La donna, attraverso il rito abbreviato, ha ottenuto lo sconto di pena previsto. La sentenza include anche il pagamento delle spese processuali e la revoca della patente di guida.
L’incidente mortale avvenne alle 14.30 in via Tre Fontane, in zona Lama, a Taranto. La donna, alla guida di una Renault Modus, durante una svolta a sinistra non avrebbe rispettato le regole di prudenza urtando lo scooter Honda SH150 guidato da Mattia. L’impatto fece rovinare a terra il giovane che riportò politraumi fatali. Le telecamere di sorveglianza documentarono il momento del sinistro, evidenziando la mancanza di attenzione che avrebbe potuto evitare la tragedia.
Marco Colascilla Narducci, pubblico ministero, aveva richiesto il rinvio a giudizio dell’imputata, accusa confermata dal giudice per l’udienza preliminare Rita Romano, che ha emesso la condanna.
La famiglia Di Cicca, assistita da Studio3A-Valore S.p.A. e dall’avvocato Daniele D’Elia, aveva già ottenuto un risarcimento dalla compagnia assicurativa, ma cercava anche giustizia penale.
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