Francesco Tacente

Tacente: “Liste d’attesa troppo lunghe, Taranto non può curarsi altrove”

“L’Asl sposta personale e in città mancano 50 medici e 120 infermieri: è inaccettabile, meritiamo rispetto”


Francesco Tacente, candidato sindaco per Taranto sostenuto da una coalizione civica e moderata, accende i riflettori sulla crisi della sanità pubblica, denunciando gravi carenze di personale e tempi di attesa giudicati inaccettabili per le cure.

“Nel 2025 è inconcepibile che i cittadini debbano attendere mesi o addirittura anni per accedere a una visita specialistica o a un esame diagnostico”, dichiara Tacente che evidenzia come negli ospedali della città manchino all’appello 50 medici e 120 infermieri. Una situazione che, secondo l’avvocato, mette a rischio non solo la salute dei cittadini, ma anche la dignità e la sicurezza del personale sanitario.

Tacente denuncia inoltre una decisione recente dell’Asl, che avrebbe spostato nuovo personale destinato all’ospedale Santissima Annunziata verso le strutture di Martina Franca e Castellaneta, con l’obiettivo di riattivare le rispettive unità di rianimazione. “Un’operazione che penalizza ancora una volta Taranto e i suoi cittadini”, afferma ipotizzando si tratti di scelte dettate da logiche elettorali in vista delle regionali. “A sinistra, però, nessuno denuncia queste ingiustizie”, aggiunge.

Pur riconoscendo che la sanità non rientra tra le competenze dirette del Comune, Tacente rivendica il ruolo del primo cittadino come “massima autorità sanitaria locale” e sottolinea come il sindaco possa esercitare pressione politica, attivare reti istituzionali con la Regione Puglia, e promuovere tavoli di crisi per affrontare l’emergenza.

“Non possiamo accettare che Taranto venga trattata come territorio di serie B, né che curarsi significhi doversi spostare fuori provincia”, prosegue Tacente, indicando nella tutela della salute pubblica un diritto imprescindibile per costruire una città più equa.

“Il tempo delle parole è finito. Serve un’amministrazione che affronti i problemi con coraggio, ascolto e visione”, conclude, criticando la gestione ventennale della sanità regionale da parte della sinistra. “Noi sventoleremo la bandiera di Taranto senza esitazioni, perché la salute non ha colori politici”.

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