Pino Giordano

Spesa sanitaria, Giordano: “Basilicata tra regioni più virtuose”

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Il segretario provinciale dell’UGL Matera: “Segnale importante per il futuro della nostra regione”


“Finalmente anche la Basilicata figura tra le Regioni promosse nella gestione della spesa sanitaria”. A esprimere soddisfazione è Pino Giordano, segretario provinciale dell’UGL Matera, commentando i dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel report annuale che valuta l’equilibrio economico del sistema sanitario regionale.

Secondo il rapporto, la Regione Basilicata ha ottenuto un risultato positivo, attestandosi tra le Regioni che non necessitano di un piano di rientro. Nello specifico, il bilancio sanitario regionale presenta un avanzo di 0,129 milioni di euro. “Un risultato significativo – sottolinea Giordano – che premia l’impegno gestionale di questi ultimi anni, dopo un lungo periodo di difficoltà”.

Il segretario dell’UGL attribuisce parte del merito all’attuale gestione politica e tecnica, evidenziando il lavoro dell’assessore regionale alla Salute e PNRR Cosimo Latronico, coadiuvato dal direttore generale dell’ASM Maurizio Friolo e dal direttore sanitario Andrea Gigliobianco. “Hanno saputo cogliere le opportunità offerte dal PNRR – prosegue – e dare slancio a un sistema sanitario che era in forte affanno”.

Secondo Giordano, la Basilicata ha saputo recuperare rapidamente risorse utili a coprire le spese e a portare avanti i progetti di riforma, anticipando in alcuni casi i tempi previsti. “Il Ministero non ha avuto motivo di sollecitare ulteriori controlli sulla gestione lucana, che oggi risponde in modo positivo ed efficiente agli obblighi di rendicontazione”, ha evidenziato.

Nel confronto nazionale, la Basilicata figura accanto a Regioni storicamente più strutturate sul piano sanitario come Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Campania, Puglia e Sardegna, tutte capaci di superare il punteggio minimo richiesto in ciascuna delle macroaree valutate.

“Fino a poco tempo fa eravamo considerati una delle Regioni più deboli nella sanità. Ora – conclude Giordano – possiamo finalmente guardare al futuro con maggiore fiducia. Questo è un segnale concreto che una buona amministrazione può fare la differenza anche in territori difficili come il nostro”.

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