Un uomo di 60 anni, , impiegato nel Comune di Specchia, è stato accusato di minaccia aggravata dopo aver intimidito un ragazzino di 12 anni. L’episodio è avvenuto la sera del 31 agosto dell’anno scorso, quando il giovane, insieme ad alcuni amici, ha suonato il campanello della sua abitazione per divertirsi.
Secondo le indagini condotte dai carabinieri, l’uomo, infastidito dal comportamento dei ragazzi, è sceso in strada e ha raggiunto il gruppo. Durante l’incontro, ha rivolto minacce dirette al 12enne, dicendogli che se il fatto si fosse ripetuto, avrebbe sparato. Per rendere la situazione ancora più inquietante, avrebbe mostrato un oggetto nascosto dietro la schiena, che il ragazzo ha percepito come una pistola.
Il clima di paura generato dall’accaduto ha portato il giovane a vivere un forte stato d’ansia, tanto che quella stessa notte ha avuto bisogno di assistenza medica. Dopo aver raccontato quanto successo alla madre, è stata presentata una denuncia ai carabinieri, dando inizio a un’inchiesta.
Il 60enne, già noto per precedenti episodi simili, è ora sotto processo, con un’udienza fissata per il 10 aprile presso il Tribunale di Lecce. Nonostante le ricerche, l’arma presunta non è stata trovata durante la perquisizione dell’abitazione di Baglivo,
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