Società foggiana, agguato Nettuno. Perquisizioni in città: 25mila euro e cocaina a casa di Fabio Tizzano

FOGGIA- Fabio Tizzano è passato dai domiciliari al carcere perché gli agenti della Squadra Mobile di Foggia, durante le perquisizioni effettuate a seguito dell’agguato del 2 marzo a Nettuno (Roma) in cui sono rimasti gravemente feriti il 45enne Antonello Francavilla e il figlio 16enne, hanno trovato nella sua abitazione 372 grammi di cocaina, materiale idoneo al confezionamento e alla pesatura, e una somma contante di 23.875 euro.

L’operazione Decima Azione: ai domiciliari Fabio Tizzano

I domiciliari del 42enne Fabio Tizzano scaturiscono dall’operazione “Decima azione” del 2018 condotta dalla Squadra mobile di Foggia e dal Servizio centrale operativo e militari del reparto operativo Nucleo investigativo dell’Arma dei carabinieri di Foggia, che ha portato all’arresto di 30 indagati, a vario titolo, per associazione di stampo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e tentato omicidio.

L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, ha ricostruito la struttura organizzativa e le dinamiche criminali dell’associazione mafiosa denominata Società Foggiana.

L’agguato del 2 marzo a Nettuno (Roma): feriti Antonello Francavilla e il figlio 16enne

Antonello Francavilla, 45 anni, è ritenuto uno dei capi della mafia foggiana e sta scontando una pena di 13 anni e 4 mesi agli arresti domiciliari a Nettuno (Roma), sia per concorso nell’importazione di 300 quintali di hascisc dal Marocco, alla Spagna, a Foggia, sia per associazione mafiosa.

Alle 12.30 del 2 marzo due uomini, spacciandosi per poliziotti, hanno suonato alla porta e ad aprirla ci è andato il figlio 16enne: due killer hanno esploso diversi colpi d’armi da fuoco che hanno ferito gravemente al torace e alla testa il ragazzo, trasportato in codice rosso con l’eliambulanza al Gemelli di Roma, e poi è toccato al papà, trasferito all’ospedale Riuniti di Anzio. A oggi, le condizioni del figlio di Antonello appaiono ancora gravi.

Dopo la sparatoria i due killer finti poliziotti si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Sull’accaduto indagano gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia.

Foggia, controlli e perquisizioni a tappeto ai sodali e non della Società foggiana

Mario Grassia, dirigente Squadra Mobile Foggia

Dopo l’agguato a uno dei capi della mafia foggiana, gli agenti della Squadra Mobile al comando del dirigente Mario Grassia, hanno messo a soqquadro la città di Foggia con continue perquisizioni presso le abitazioni di chi potrebbe essere implicato nell’agguato di Nettuno. Tra questi, i poliziotti hanno perquisito l’abitazione del 42enne Fabio Tizzano, ai domiciliari per l’operazione “Decima azione”, e hanno trovato 372 grammi di cocaina, materiale idoneo al confezionamento e alla pesatura, nonché una somma contante di 23.875 euro.

L’indagato – come noto da ritenere non colpevole fino all’eventuale sentenza definitiva di condanna – al termine delle formalità di rito, è stato tradotto in carcere in attesa che l’autorità giudiziaria si pronunci sulla legittimità dell’arresto operato dalla polizia giudiziaria.

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