Nella serata di giovedì scorso, il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato un emendamento che introduce nuove limitazioni per i Sindaci della regione, impedendo loro di candidarsi al Consiglio Regionale. La proposta, avanzata dal consigliere Scalera, è stata votata a scrutinio segreto e ha ottenuto il sostegno di 31 Consiglieri.
L’emendamento ha suscitato diverse reazioni. Alcuni sindaci che hanno espresso perplessità, sostenendo che la norma possa essere interpretata come un ostacolo alla libera partecipazione politica e alla competizione elettorale. La misura, inoltre, viene vista da alcuni come un provvedimento che applica restrizioni specifiche alla competizione regionale, suscitando dibattiti sull’equità e sulla coerenza con i principi democratici.
Dal punto di vista politico, i firmatari della lettera congiunta – tra cui Cardea Antonio, D’Alò Ciro, Fabbiano Cosimo, Fischetti Giuseppe, Lasigna Domiziano, Leo Francesco, Lopomo Luca, Parisi Vito, Pecoraro Gregorio, Longo Alfredo e Gianni Di Pippa – hanno dichiarato che saranno valutate azioni politiche e legali per sollecitare una revisione della norma.
Il dibattito rimane aperto e le implicazioni di questa decisione potrebbero influenzare il panorama politico pugliese nei prossimi mesi.
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