TRANI- È la seconda donna al vertice della Corte costituzionale ed è pugliese, originaria di Trani: Silvana Sciarra è il nuovo presidente della Consulta. Una partita giocata al femminile quella dell’elezione perché ha preso otto voti contro i sette andati a Daria De Petris, visto che nessun voto è andato al terzo candidato Nicolò Zanon.
Silvana Sciarra ha un record sulla strada dell’emancipazione femminile perché il 6 novembre del 2014 è stata la prima donna a essere stata eletta dal Parlamento giudice costituzionale. Professoressa ordinaria di diritto del lavoro e di diritto sociale Europeo presso l’Università di Firenze e l’Istituto Universitario Europeo, è classe 1948, è nata Trani e a Bari è avvenuta la sua formazione.
Si è laureata nell’ateneo del capoluogo pugliese, discutendo una tesi con il professore Gino Giugni, “padre” dello Statuto dei lavoratori. Appena eletta la nuova presidente della Consulta ha ringraziato i colleghi e ha aggiunto: “Ho il privilegio di avere i capelli bianchi. La Corte ha voluto forse premiare questo criterio della anzianità. Intendo rafforzare la collegialità.”
Curriculum vitae di Silvana Sciarra
La sua carriera universitaria è divisa tra l’Italia e l’estero. È stata Harkness Fellow presso l’Ucla e la Harvard Law School (1974-1976); Fulbright Fellow presso l’Ucla (1985), Visiting Professor in diverse Università, tra cui Warwick (Leverhulme Professor), Columbia Law School (BNL Professor), Cambridge (cattedra Arthur Goodhart in Legal Science 2006-2007), Stoccolma, Lund, University College Londra, e la Luiss a Roma. Ha insegnato presso la facoltà di scienze Economiche e Bancarie dell’Università di Siena.
Dal 1994 al 2003 ha ricoperto la cattedra di diritto del Lavoro e diritto Sociale Europeo presso l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole. Direttrice del dipartimento di Diritto (1995-1996), ha anche coordinato il programma di Gender Studies (2002-2003).
Ha collaborato con la Commissione Europea in numerosi progetti di ricerca ed è stata designata dal Consiglio dell’Unione Europea membro del comitato che dovrà dare un parere sull’adeguatezza dei candidati all’esercizio delle funzioni di giudice e di avvocato generale della Corte di giustizia.
Ha ricevuto il dottorato di Ricerca in Legge Honoris Causa presso l’Università di Stoccolma nel 2006 e di Hasselt nel 2012 ed è stata per diversi anni co-direttore della rivista Giornale di Diritto del Lavoro e di Relazioni Industriali.
Alla Consulta, dove dal gennaio di quest’anno ha ricoperto il ruolo di vicepresidente, ha firmato la sentenza che a luglio ha dichiarato indifferibile la riforma delle norme sui licenziamenti, e la pronuncia che ha ritenuto discriminatoria la limitazione del bonus bebè ad alcune categorie di migranti.
potrebbe interessarti anche
Tangenti Asset, ‘Regione parte civile, ma non contro Sannicandro. Come mai?’
Barletta, tentata rapina alle Poste: arrestato 33enne
Brindisi Capitale della cultura: tanto orgoglio, poco pride
Mottola, il fascino delle eleganti moto storiche
Taranto, “no all’inquinamento”, corteo degli ambientalisti
Manduria, dopo la bandiera lilla arriva quella azzurra