Oria, scritta omofoba: il coraggio di Antonio


Fiera del levante

ORIA – Antonio Corradi, il 25enne di Oria minacciato con una scritta omofoba scarabocchiata sul muro di casa, racconta la sue esperienza. “Non ho paura – ci dice – e ho scelto di parlare”. Intanto, i carabinieri stanno esaminando le telecamere di videosorveglianza della zona, a caccia di fotogrammi che possano svelare l’identità dell’intollerante “writer”. A stigmatizzare l’episodio, anche ArciGay Salento.

Il fatto

Non ha paura e, anzi, vuole parlare, dire la sua. Perché troppe volte, in passato, ha scelto il silenzio. Antonio Corradi, 25enne di Oria, è il destinatario della scritta omofoba comparsa, qualche sera fa, sul muro della sua abitazione ed è stato lui stesso, dopo aver denunciato sui social l’accaduto, a raccontare quanto successo, incassando la solidarietà di chi, nel Borgo Federiciano, ma non solo, si è detto indignato dall’episodio. Prese di posizione nette, che solo fino a qualche anno fa non ci sarebbero state. Antonio si sveglia all’alba, ogni mattina,  per andare a lavorare in campagna. Oggi, ci mette la faccia. Dice di non avere paura. Dice di essere orgoglioso di quello che è. Di quello che è diventato, soprattutto.

La reazione della sindaca

A stigmatizzare l’episodio è anche la sindaca di Oria Maria Lucia Carone.  “Avuto notizia dell’increscioso avvenimento, si è provveduto immediatamente al sopralluogo da parte dei Vigili urbani al fine di provvedere alla cancellazione della ignobile scritta, che, comunque, è risultata già rimossa. Alla vittima di tale vergognoso e riprovevole gesto – scrive la sindaca Carone – va la vicinanza e solidarietà della città tutta, di una città che si è sempre caratterizzata per la civile e solidale  accoglienza e convivenza, in cui la maggior parte dei cittadini non può essere accomunata a quei singoli e rari personaggi che dimostrano immaturità e pochezza morale”.

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