MILANO – “Sapevo di giocare su piattaforme illecite e sapevo che dietro potevano esserci persone pericolose”. È quanto dichiarato da Nicolò Zaniolo, oggi alla Fiorentina, ai magistrati di Torino nell’ottobre 2023, nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse illegali che coinvolge diversi calciatori e che ora è passata alla Procura di Milano.
Zaniolo ha raccontato di aver iniziato per giocare a poker e blackjack, chiedendo indicazioni a Nicolò Fagioli durante un raduno della Nazionale. Fu quest’ultimo a metterlo in contatto con Tommaso De Giacomo, presunto coordinatore del giro, che gli fornì accesso a una piattaforma tramite link, username e password.
Dai verbali emergono anche i contorni del meccanismo usato per pagare i debiti: Alessandro Florenzi ha parlato di bonifici per 140-150mila euro inviati a una gioielleria milanese chiamata “Elysium”, usata come canale occulto per i pagamenti. Stessa procedura descritta da Sandro Tonali, che ha ammesso un debito fino a 500mila euro, saldato in parte con vincite e in parte tramite bonifici.
Nicolò Fagioli, ex Juventus, ha confermato nei verbali di ottobre 2023 e febbraio 2024 di aver acquistato 15 orologi di lusso nella stessa gioielleria, alcuni del valore di 15-20mila euro. Alcuni orologi, secondo quanto riferito, sarebbero stati ritirati dai suoi creditori. Ha inoltre spiegato di aver ricevuto proposte per portare altri scommettitori nel giro, tra cui colleghi calciatori. Anche in questo caso, il nome che ricorre è quello di Tommaso De Giacomo.
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