Un’indagine della Procura di Milano ha portato al sequestro di un milione e mezzo di euro e a cinque richieste di arresti domiciliari. Coinvolti alcuni calciatori di Serie A, che tra dicembre 2021 e ottobre 2023 avrebbero scommesso su piattaforme illegali gestite da Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera. Nessuna combine, ma solo la voglia di riempire il tempo libero nei ritiri, anche della Nazionale. I pagamenti sarebbero stati gestiti in modo occulto tramite una gioielleria milanese usata come banca clandestina.
Tra gli indagati ci sono diversi volti noti dello sport. Gli inquirenti segnalano Alessandro Florenzi, oggi al Milan, Nicolò Zaniolo, attualmente alla Fiorentina, Mattia Perin e Weston McKennie della Juventus, gli ex bianconeri Leandro Paredes e Angel Di Maria, Raoul Bellanova dell’Atalanta, Samuele Ricci del Torino, Cristian Buonaiuto del Padova, Matteo Cancellieri del Parma e il dominicano Junior Firpo del Leeds United. Coinvolto anche il tennista Matteo Gigante, oltre a una decina di non sportivi.
Dalle indagini, intanto, emerge un dato chiaro: è stato un fiume di denaro quello che, tra il 2021 e il 2023, tanti calciatori di Serie A hanno riversato nelle mani dei gestori delle piattaforme illegali. Lo confermano i contenuti dei telefoni sequestrati nell’ottobre 2023 a Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, diventati il punto di partenza di un’inchiesta che continua a svelare nomi, cifre e connessioni.
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