La segretaria del PD: “La prossima volta che verrò qui, voglio vedere Piero Bitetti sindaco. Referendum? Votate cinque SÌ”
“Taranto non si fa ricattare e non è una città da conquistare, come sostiene la parte avversa.” Con queste parole Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, è intervenuta a Taranto durante l’evento di chiusura della campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Piero Bitetti, che sfiderà al ballottaggio Francesco Tacente, candidato di liste civiche e centrodestra.
“La prossima volta che verrò qui, voglio vedere Piero Bitetti sindaco di Taranto. Siamo con te, siamo al tuo fianco. Le città non si conquistano, si attraversano, si ascoltano, soprattutto quando si parla di una comunità che ha sofferto molto e ha visto troppe promesse tradite”, ha proseguito Schlein.
La segretaria dem ha ribadito la necessità di un nuovo corso politico per Taranto: “Questa è una comunità che ha il diritto di costruirsi un futuro migliore e di avere voce nelle scelte che la riguardano. La buona politica è quella che non costringe le persone a scegliere tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Bisogna mettere tutti intorno a un tavolo e trovare soluzioni concrete. Taranto deve scegliere e costruire il proprio futuro insieme”.
Schlein ha poi rilanciato il tema dei referendum, invitando al voto: “Non credete a chi dice che riguardano il passato. Oggi ci sono 2,7 milioni di contratti precari. La precarietà è entrata in tutte le famiglie. Uomini e donne con contratti di un solo mese, che non sanno se lavoreranno domani. Come si può costruire una famiglia o un futuro così? Per questo invito tutti a votare non solo per Bitetti sindaco, ma anche per i referendum: cinque Sì convinti”.
Nel corso del comizio, la segretaria del Pd ha anche duramente criticato il decreto sicurezza: “Serve ascoltare la voce dei giovani, anche quando è critica, invece di reprimerla con norme repressive e l’uso della forza. Quel decreto più che tutelare la sicurezza, punta a soffocare il dissenso”.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alla sanità pubblica: “Noi siamo quelli che difenderanno con le unghie e con i denti la sanità pubblica e universalistica, minacciata dai tagli e dalle privatizzazioni che questa destra porta avanti. La presidente Meloni parla di investimenti record nella sanità, ma i numeri del suo governo la smentiscono: la spesa sanitaria, calcolata sul Pil, è ai minimi da 15 anni. Vogliamo più risorse per assumere medici e infermieri, anche per il nuovo ospedale San Cataldo di Taranto, dove devono esserci tutti i professionisti necessari”.
“Loro tagliano le risorse per smantellare il servizio pubblico senza dirlo apertamente. Il personale sanitario è costretto a turni massacranti, molti fuggono all’estero o nel privato. Noi invece vogliamo sbloccare le assunzioni e combattere le liste d’attesa”, ha aggiunto Schlein.
Sul piano delle politiche sociali e del lavoro, la leader dem ha attaccato frontalmente il governo: “Chi oggi si atteggia a conquistare Taranto cosa può raccontare ai giovani? Che hanno bloccato il salario minimo? Sotto 9 euro all’ora non è lavoro, è sfruttamento. Che hanno aumentato la precarietà con il decreto Primo Maggio, uno sfregio nella giornata simbolo della lotta dei lavoratori? Che hanno tagliato 6.000 insegnanti, cancellato 330 milioni dal fondo affitti per le famiglie? Questa è la destra. Per loro la povertà è una colpa individuale, per noi è un problema sociale causato dalle scelte politiche sbagliate che dobbiamo cambiare”.
Sul palco, accanto a Schlein e Bitetti, anche l’europarlamentare ed ex sindaco di Bari Antonio Decaro.
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