Bari, Sanitaservice, FdI attacca un “sistema tollerato”

BARI – Inchieste, indagati, perquisizioni, presunti e nebulosi favori in tema di assunzioni e gestione delle società. Il caos delle Sanitaservice, per accuse tutte da dimostrare, scuote, da Bari a Lecce, la politica pugliese, per altro alla vigilia della campagna elettorale. Ed ecco che, a gettare benzina sul fuoco, ci pensa il capogruppo di Fratelli d’Italia in regione Puglia Ignazio Zullo che parla di “sistema tollerato finché è servito”.

 

L’attacco di Zullo

“Nei mesi precedenti e durante la campagna elettorale per le regionali 2020 – scrive il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Ignazio Zullo –  elevavamo con forza il monito a fermarsi, a non utilizzare le istituzioni per l’acquisizione del consenso, a non illudere la gente con delibere di giunta regionale, direttive dell’assessorato, delibere e bandi delle ASL e delle sanitaservice ma purtroppo inutilmente. C’era da vincere una campagna elettorale,  mantenere il potere, sconfiggere l’avversario che avrebbe rivoluzionato il sistema Emiliano  eliminando poltrone e carrozzoni ma, in uno stato di bisogno e di necessità di lavoro, ha prevalso l’aderenza all’offerta di eldorado che il sistema Emiliano metteva in campo. Oggi vengono in evidenza tante storture e tante opacità. Quello che però resta confinato è segregato nel  campo dell’omertà sono alcune domande  che tutti si porgono ma che restano inespresse: Emiliano ha  permesso tutto questo? Emiliano ha tratto la massima utilità da questo sistema? Quanto hanno inciso queste pratiche sull’esito delle elezioni? Quanto queste pratiche hanno inquinato e inquinano gli esiti delle elezioni nei Comuni?

Non solo Sanitaservice

“E non parliamo – prosegue il capogruppo – solo di sanitaservice ma di tutto il sistema di Aziende, Enti, Agenzie ecc., ecc. senza trascurare la Protezione Civile.

Non basta guardare dentro le sanitaservice ma occorre valutare la congruità, l’utilità,  l’opportunità, la legittimità degli atti adottati da chi è molto più in alto. Atti ai quali i manager dei vari Enti dipendenti dalla Regione hanno dovuto dare seguito in un momento particolare quale quello elettorale quando invece si doveva compiere ordinaria amministrazione, quello che per Draghi è il disbrigo degli affari correnti.

Da parte nostra chiederemo al Presidente del Consiglio di avviare una discussione sul tema della pervasività delle strutture regionali e degli Enti dipendenti per come si evidenzia in questi giorni.

Il silenzio del Consiglio, quasi a girare lo sguardo da altra parte salvo poi a prendere ipocritamente le distanze a buoi scappati, non è – conclude Zullo – tollerabile”.

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