Orazio Schillaci, ministro della salute, è tornato a parlare del problema dei gettonisti, ma secondo la UGL Salute le misure adottate finora non hanno portato al cambio di passo necessario.
“Alcune Regioni stanno tentando di ridurre il ricorso ai medici a chiamata, ma molte strutture sanitarie ne dipendono ancora pesantemente”, afferma Gianluca Giuliano, segretario nazionale del sindacato, il qual è denuncia una disparità economica che spinge i professionisti ad abbandonare il SSN: “In Piemonte, i medici gettonisti sui mezzi del 118 guadagnano 120 euro l’ora, contro i 22,40 dei dipendenti pubblici. Un turno di 12 ore costa 1.440 euro per i primi, contro i 290 dei secondi. È inaccettabile che ci siano sempre risorse per i gettonisti e non per adeguare gli stipendi del personale strutturato”.
Per la UGL Salute, la soluzione non può essere temporanea: “Senza un aumento reale delle retribuzioni e una vera riforma, la carenza di personale diventerà cronica e porterà al collasso il Servizio Sanitario Nazionale”.
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