FP CGIL, CISL FP e UIL FPL: “Contratti fermi, lavoratrici e lavoratori della sanità privata non sono professionisti di serie B”
La mobilitazione dei lavoratori della sanità privata e delle RSA Aiop-Aris entra nel vivo. Dopo mesi di attesa e trattative senza esito, le sigle sindacali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno annunciato due iniziative fondamentali: un’assemblea sindacale retribuita il 16 maggio e uno sciopero nazionale il 22 maggio.
L’assemblea si terrà, dalle 10:00 alle 12:00, nella sede CISL di Taranto e sarà un momento di confronto e informazione sui motivi dello sciopero, oltre che sullo stato delle trattative per il rinnovo dei contratti collettivi della Sanità Privata e delle RSA. Contratti che – denunciano i sindacati – sono da tempo in attesa di un adeguamento economico e normativo in linea con il ruolo essenziale degli operatori.
Lo sciopero del 22 maggio, proclamato a livello nazionale, riguarderà tutte le strutture che applicano i contratti Aiop/Aris e Aiop/Aris RSA, con l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero, nel rispetto delle normative sui servizi essenziali.
“Le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata non sono professionisti di serie B” – ribadiscono i sindacati, sottolineando la disparità di trattamento rispetto al personale del sistema pubblico, nonostante rischi, impegno e responsabilità siano simili. La protesta non si limita alla questione salariale, ma punta a riaffermare la dignità del lavoro nei servizi di cura, troppo spesso trascurati e appaltati.
Alessio D’Alberto (FP CGIL Taranto), Flavia Ciracì (CISL FP) e Giovanni Maldarizzi (UIL FPL) hanno evidenziato come lo sciopero rappresenti anche un’azione di responsabilità verso la collettività: “Vogliamo una sanità più giusta, non solo per chi vi lavora, ma anche per i cittadini che vi si affidano”.
Una mobilitazione che mira a cambiare rotta, chiedendo investimenti, rispetto e risposte concrete. In assenza di segnali, annunciano i sindacati, la protesta non si fermerà.
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