SAN VITO DEI NORMANNI – Identificato come l’autore della rapina registrata poco prima all’ufficio postale di San Vito dei Normanni, un 43enne di Brindisi, lo scorso 22 aprile, è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato. Il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei reati, disposto dal Questore di Brindisi Giampietro Lionetti nel periodo delle festività pasquali, ha portato così ad un importante risultato. Le Volanti dell’UPGSP della Questura hanno arrestato l’uomo, brindisino classe 1982, già noto alle Forze dell’Ordine per reati della stessa natura e per reati legati al traffico di stupefacenti.
Determinante è stato il coordinamento tra la Sale Operative della Questura e dei Carabinieri, in quanto, subito dopo la consumazione della rapina, poco prima delle 10 del mattino, è stata divulgata una puntuale descrizione dell’autore della rapina e del motociclo utilizzato per fuggire dall’uomo che, armato di pistola e con il volto travisato da un casco integrale, aveva fatto irruzione nell’ufficio postale impossessandosi di una somma di denaro pari a circa 700 Euro.
San Vito dei Normanni, rapina alle Poste: arrestato brindisino
Così, intorno alle 10.30, una Volante della Polizia di Stato ha notato nel centro storico di Brindisi un individuo che viaggiava a bordo di un motociclo e che aveva le caratteristiche dell’autore della rapina.
Nonostante il casco indossato fosse diverso, gli agenti hanno pensato che si trattasse del rapinatore che aveva agito poco prima a San Vito dei Normanni: l’intuizione si è rivelata subito corretta, in quanto ha trovato riscontro in ulteriori elementi forniti nel frattempo dai Carabinieri di San Vito dei Normanni.
Così, gli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile hanno effettuato una perquisizione, durante la quale è stata rinvenuta la pistola utilizzata durante la rapina, rivelatasi una scacciacani priva di tappo rosso, ed il casco utilizzato per coprire il volto.
Immediato è scattato l’arresto del brindisino che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto presso il carcere di Brindisi. Il denaro rinvenuto, la pistola, il casco ed il motociclo utilizzati per compiere il reato sono stati sequestrati.
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