Il Consiglio comunale di Salò ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, concessa nel 1924. La decisione è arrivata alla terza votazione, con dodici voti a favore della mozione presentata da Tiberio Evoli, consigliere della maggioranza di centrosinistra. Contrari tre consiglieri e uno astenuto, tutti appartenenti a liste civiche, tra cui una vicina a Fratelli d’Italia.
Salò, simbolo della Repubblica sociale italiana durante gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale, è oggi amministrata dal centrosinistra dopo vent’anni di governi di centrodestra. “Nell’Italia di oggi le sue idee non hanno più spazio”, ha dichiarato il 29enne sindaco Francesco Cagnini.
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