Salento guida la classifica per consumo di suolo: allarme ambientale

Il Salento, e più in generale la Puglia, si confermano tra le aree italiane con i livelli più elevati di consumo di suolo. Secondo il Rapporto ISPRA-SNPA 2023, la regione ha registrato un incremento di 538,54 ettari di suolo consumato rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 160.004 ettari, pari all’8,27% del territorio regionale. 

Nella provincia di Lecce, alcuni comuni presentano percentuali particolarmente elevate di suolo consumato. Ad esempio, Bagnolo del Salento ha un tasso di consumo del 12,56%, mentre Botrugno raggiunge il 14,58%. 

Le cause principali di questo fenomeno includono l’espansione urbana, lo sviluppo di infrastrutture e la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra. Queste attività contribuiscono alla perdita di suolo agricolo e naturale, con conseguenze significative sull’ambiente e sull’equilibrio ecologico del territorio.

Per affrontare questa problematica, è fondamentale implementare politiche di pianificazione territoriale sostenibile, promuovere il recupero delle aree già urbanizzate e adottare misure volte a preservare il suolo come risorsa preziosa e non rinnovabile.

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