Rivoluzione Supercoppa italiana, ecco il nuovo format

La Serie A rivoluziona la Supercoppa italiana. Le società, riunite a Milano, hanno dato il via libera all’accordo con l’Arabia Saudita, che ospiterà quattro delle prossime sei edizioni del torneo (nel 2024 e nel 2025, poi due anni di stop e quindi si tornerà in Medio Oriente nel 2028 e nel 2029).

Ma la novità è il nuovo format: almeno per la prossima edizione ci sarà la versione final four come in Spagna. Si incroceranno, così, le prime due classificate in campionato e le finaliste di Coppa Italia, con modalità da definire ancora. In caso di sovrapposizioni, a guidare sarà la classifica del campionato: se ad esempio la vincitrice della Coppa Italia sarà tra le prime due classificate in Serie A, si andrà a scalare scegliendo nel caso la terza della graduatoria.

Il format, tuttavia, è libero: significa che per la prossima edizione è già stata scelta la versione final four, ma nelle edizioni successive, in base alle esigenze anche di calendario, la Lega Serie A potrebbe decidere di tornare alla finale secca.

“Per la prossima stagione il contratto vale 23 milioni di euro, in caso di finale secca invece varrà 12 milioni”, ha spiegato l’amministratore deletato Luigi De Siervo in conferenza stampa. Proprio lo scontro dei giorni scorsi tra l’ad e il presidente Lorenzo Casini è stato uno dei temi discussi tra i club, in una assemblea che il patron della Salernitana Danilo Iervolino ha definito “sterile e rissosa”.

Per Casini tuttavia “il clima era buono, alcune associate hanno chiesto delucidazioni su quanto letto sui giornali legato al Consiglio di Lega ma c’è tutta la documentazione”. Resta aperto invece il fronte delle manifestazioni di interesse da investitori e fondi (nove proposte che saranno approfondite nella prossima assemblea il 31 marzo), mentre il numero uno della Lega ha voluto spiegare che sulle voci legate ad una offerta per acquisire Sky “non c’è nulla di concreto, forse è il desiderata di qualcuno. È chiaro che se si sa analizzano le discussioni del passato, alcune anche attuali, come l’ipotesi del Canale della Lega Serie A che si produce tutto da sola, l’acquisizione potrebbe essere in questo quadro”, ha spiegato Casini.

“I fondi? Dobbiamo ancora valutare tutti tutto quanto. Hanno fatto una presentazione molto interessante, dobbiamo ancora approfondire bene tutte le opzioni”, ha commentato invece l’ad della Juventus Maurizio Scanavino all’uscita dall’assemblea. “Due anni fa ero favorevole all’ingresso dei fondi, oggi la situazione è migliorata anche se c’è ancora tanta strada da fare”, le parole invece del presidente del Torino, Urbano Cairo, a ‘La politica nel pallone’ su Rai Gr Parlamento. “Sono sempre refrattario all’idea di andare in debito che è sempre da fare con grande prudenza. Se poi c’è un grande progetto e soprattutto qualcuno che lo sa eseguire bene allora si può anche fare”, ha concluso.

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