Ristori Tap, Melendugno prende oltre 6 milioni

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La parte più consistente l’ha portata a casa il comune che è stato cuore della protesta ma anche, per molti anni, il più strenuo difensore del no ai ristori puntando invece sulla strada dei risarcimenti in sede penale e civile. La lunga vicenda Tap si è chiusa con le assoluzioni di tutti gli imputati e lasciando l’amaro in bocca a chi sperava in risarcimenti milionari. Poco prima della sentenza Melendugno e Vernole hanno chiuso un accordo a trattativa privata: sei milioni 50 mila euro il primo, 2 milioni 100mila il secondo. Pochi rispetto a quelli che si sarebbero potuti portare a casa all’inizio della vicenda, mentre il gasdotto era in corso d’opera o a quelli ipotizzatbili in caso di condanne. Ma è andata così. Le somme dovranno essere impegnate per scopi esclusivamente sociali e ambientali. E tutto sommato c’è da rilevare che a Lizzanello è andata anche peggio. Il comune non ha chiuso accordi economici prima della sentenza e si ritrova quindi ora totalmente a secco. Niente ristori.

Entro 90 giorni intanto saranno depositate le motivazioni della sentenza

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