La parte più consistente l’ha portata a casa il comune che è stato cuore della protesta ma anche, per molti anni, il più strenuo difensore del no ai ristori puntando invece sulla strada dei risarcimenti in sede penale e civile. La lunga vicenda Tap si è chiusa con le assoluzioni di tutti gli imputati e lasciando l’amaro in bocca a chi sperava in risarcimenti milionari. Poco prima della sentenza Melendugno e Vernole hanno chiuso un accordo a trattativa privata: sei milioni 50 mila euro il primo, 2 milioni 100mila il secondo. Pochi rispetto a quelli che si sarebbero potuti portare a casa all’inizio della vicenda, mentre il gasdotto era in corso d’opera o a quelli ipotizzatbili in caso di condanne. Ma è andata così. Le somme dovranno essere impegnate per scopi esclusivamente sociali e ambientali. E tutto sommato c’è da rilevare che a Lizzanello è andata anche peggio. Il comune non ha chiuso accordi economici prima della sentenza e si ritrova quindi ora totalmente a secco. Niente ristori.
Entro 90 giorni intanto saranno depositate le motivazioni della sentenza
potrebbe interessarti anche
Filippo Manni piange in carcere e implora il padre: “Non abbandonarmi”
Tentano di rapinare turisti a Gallipoli, individuata baby gang
Lecce, Valori e Rinnovamento premia Sticchi Damiani
Infopoint Lecce: turisti fuori, portone chiuso
Sottoscritto protocollo d’intesa tra Us Lecce ed Emporio Solidarietà
Regionali, Marti: “Tempo stringe, pugliesi hanno diritto di conoscere loro candidato”