L’Associazione Nuova Sanità e Benessere (Ansb) di Basilicata ha annunciato che chiederà alla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce di estendere le verifiche su possibili smaltimenti illeciti di rifiuti a tutti i capannoni chiusi o in disuso dell’area industriale della Valbasento, nel Materano.
L’iniziativa è stata resa nota dall’avvocato Leonardo Pinto, presidente onorario dell’associazione, durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Matera. All’incontro ha partecipato anche don Giuseppe Ditolve, parroco della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Pisticci e delegato per la salvaguardia del creato dall’arcivescovo di Matera-Irsina, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo.
La richiesta segue l’operazione del 5 febbraio scorso, che ha portato alla scoperta di tonnellate di rifiuti abbandonati all’interno dell’ex capannone Eurosalotti, smascherando un traffico illecito esteso anche ad altre regioni del Sud Italia.
“Siamo davanti a una bomba ecologica che va disinnescata – ha dichiarato Pinto – e per questo chiediamo al prefetto di Matera di coinvolgere i sindaci. Alla Regione Basilicata domandiamo un intervento per completare la bonifica dei siti industriali della Valbasento”.
Don Giuseppe Ditolve ha sottolineato l’importanza di agire con tempestività: “Abbiamo a disposizione i fondi del PNRR, perché non utilizzarli? Oppure perché non investire le royalties del petrolio per questo obiettivo? La Chiesa propone e sollecita, ma è fondamentale che anche la cittadinanza vigili e denunci”.
Infine, il sacerdote ha lanciato la proposta di organizzare una marcia il 24 maggio, in occasione del decennale dell’enciclica Laudato si’, lungo i siti di degrado ambientale della zona per sensibilizzare la popolazione e le istituzioni.
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