Da sx: Antonio Lenti, Rosa D’Amato e Fulvia Gravame

Riesame AIA ex ILVA, AVS accusa: “Violata sentenza UE, atti nascosti”

Il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ex ILVA di Taranto torna al centro del dibattito politico e istituzionale. A denunciarne pubblicamente le criticità sono stati Rosa D’Amato, commissaria regionale, Fulvia Gravame e Antonio Lenti, candidati di Alleanza Verdi e Sinistra, che parlano apertamente di “violazioni della trasparenza e mancato rispetto delle sentenze europee”.

Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti della lista AVS, la procedura in corso sarebbe viziata dal Decreto Legge 03/2025, il quale di fatto eluderebbe i contenuti della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 25 giugno 2024. “La Corte ha stabilito che gli impianti industriali che arrecano danni ambientali e sanitari devono essere chiusi, e ha imposto l’inserimento obbligatorio della Valutazione del Danno Sanitario nel riesame dell’AIA”, sottolineano.

La normativa europea, come aggiornato dalla Direttiva (UE) 2024/1785, richiede che i limiti di emissione vengano fissati tenendo conto anche dei valori indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e non solo in base alla precedente direttiva 2010/75. Tuttavia, AVS denuncia come il nuovo decreto non recepisca tali indicazioni, impedendo così l’adozione di misure più restrittive e realmente efficaci.

Gravi irregolarità vengono segnalate anche sul fronte della trasparenza amministrativa. “Sul sito del Ministero mancano atti fondamentali come i verbali della Conferenza dei Servizi, i pareri degli enti locali, dell’Istituto Superiore di Sanità, il parere istruttorio conclusivo e il piano di monitoraggio e controllo”, accusano D’Amato, Gravame e Lenti, evidenziando la violazione di normative italiane ed europee che tutelano il diritto dei cittadini alla partecipazione e alla conoscenza delle procedure ambientali.

Le segnalazioni sono già state inviate all’ANAC, al Ministero, al Prefetto e alla Commissione Europea, tramite due interrogazioni dei parlamentari europei del gruppo.

Nel programma della lista AVS, si prevede inoltre l’istituzione di un Tavolo Permanente di Vigilanza Ambientale, composto da rappresentanti del Comune, tecnici qualificati, enti di controllo come ARPA e ASL, e comitati cittadini. “Questo organismo avrà il compito di sorvegliare le fasi della transizione industriale, segnalando irregolarità, ritardi e intervenendo nelle aree più critiche con azioni di monitoraggio, riqualificazione e prevenzione”, affermano.

Per Alleanza Verdi e Sinistra, nessun riesame dell’AIA sarà risolutivo se non si metterà fine alla produzione a ciclo integrale, che prevede ancora l’utilizzo di carbone e impianti obsoleti. “Sia che si parli di 476 o 600 prescrizioni, non cambierà la sostanza: senza un cambio radicale del modello produttivo, la tutela della salute e dell’ambiente resterà un obiettivo mancato”, concludono.

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