Il terremoto giudiziario che ha travolto la Regione Basilicata, con il coinvolgimento di diversi amministratori nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulla sanità regionale, è stato analizzato nel corso de Il Punto, approfondimento politico di Antenna Sud. Ospite di Manila Gorio, Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata, raggiunto da un avviso di garanzia perché avrebbe “promesso di favorire una persona per ottenere un trasferimento di sede“.
“Come uomo delle istituzioni, che ho servito per tanti anni, ho piena fiducia nella magistratura – dichiara lo stesso Bardi -. Sto affrontando la questione con lo spirito e la consapevolezza di chi sa di aver agito sempre nella massima correttezza. Questa è la mia forza. L’auspicio è che si possa fare subito chiarezza, temendo sempre presente la presunzione di innocenza fino a quando non arriverà un giudizio definitivo“.
‘NON MI DIMETTO’ – Dichiarandosi estraneo ai fatti in relazione all‘avviso di garanzia, Bardi non ha alcuna intenzione di abdicare: “Ci sono dei provvedimenti da portare avanti perché fondamentali per il futuro dei cittadini lucani. Tentennare in questo momento significherebbe rinunciare a qualcosa che la gente si aspetta. Uno dei provvedimenti è la legge sul gas, che il Governo non ha ritenuto incostituzionale: questo ci dà ancora più forza per andare avanti. Va ricordato che i cittadini lucani potranno usufruire di gas gratis per 9 anni, opportunità che si potrebbe perdere se ci fermassimo. Senza dimenticare i lavoratori della Stellantis, che rischiano seriamente di essere licenziati. Di fronte a queste situazioni, il presidente di una regione non può rimanere insensibile, ma deve trovare la forza per andare avanti“.
MOZIONE DI SFIDUCIA – All’indomani del terremoto giudiziario che ha coinvolto la Regione Basilicata, tre consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno presentato una mozione per sfiduciare lo stesso Bardi, il quale, da questo punto di vista, ostenta sicurezza: “L’opposizione ritene che la mia maggioranza sia risicata e che non abbia i numeri per continuare a governare. Non è così. Piuttosto che alle mozioni di sfiducia, i tre consiglieri farebbero meglio a pensare al bene dei cittadini lucani. Proprio in virtù di quei provvedimenti a cui facevo riferimento, non non abbiamo tempo da perdere. Al di là degli schieramenti politici, credo che in momenti di difficoltà come quello che stiamo vivendo debba emergere il senso di responsabilità verso i cittadini, che attendono risultati e risposte concrete”.
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