Bari, rapinarono un minore colpendolo con violenza sul viso: arrestati tre foggiani

BARI- Lo avrebbero atteso all’interno del distributore automatico in una piazza del centro città e quando è arrivato, con violenza, lo avrebbero colpito al volto e rapinato di un paio di collanine d’oro: tre foggiani sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali, in concorso, nei riguardi di un minore.

Nella mattina del 12 ottobre scorso, la squadra mobile della Questura di Bari ha tratto in arresto, in esecuzione di due provvedimenti cautelari emessi dal gip presso il tribunale di Bari e dal gip presso il tribunale per i Minorenni di Bari, su richiesta della procura della Repubblica e della competente procura della Repubblica per i minorenni, tre soggetti, residenti a Foggia, uno dei quali, all’epoca dei fatti, minorenne, ritenuti responsabili, in base agli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari, da confermare in sede processuale, di una rapina ai danni di un minorenne.

Nei confronti dei presunti autori, con precedenti penali o di polizia per reati contro il patrimonio, l’autorità giudiziaria, accogliendo le richieste cautelari, ha contestato i reati di rapina aggravata e lesioni personali, in concorso.

I fatti, in relazione ai quali la Polizia di Stato ha proceduto, risalgono alla sera dell’8 maggio scorso, quando, a Bari, i tre presunti autori della rapina, appostati all’interno di un locale adibito a distributore automatico di bevande, ubicato in una piazza del centro cittadino, con l’unico fine di individuare un facile obiettivo, hanno perpetrato una rapina ai danni un minorenne, colpendolo violentemente in volto e impossessandosi di due catenine in oro.

Le indagini, avviate nell’immediatezza dei fatti dalla squadra mobile di Bari, hanno consentito di identificare, anche grazie all’ausilio delle immagini delle telecamere presenti nel luogo della rapina, i presunti responsabili dell’aggressione, nei confronti dei quali, pertanto, sono state applicate le misure cautelari della custodia cautelare in carcere, degli arresti domiciliari e del collocamento in comunità.

È importante precisare che gli accertamenti sono nella fase delle indagini preliminari, in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo, nel contraddittorio con la difesa.

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