Quote generazionali per cambiare la politica

Uno a uno: un candidato under 35 ogni candidato over 65. Ovunque: nelle liste dei consigli comunali, in quelle per le elezioni regionali, nei listini per un posto in Parlamento. Si chiamano quote generazionali e vogliono rivoluzionare la politica italiana che troppo spesso parla dei giovani ma non concede loro grande spazio quando si tratta di rappresentanza istituzionale. La battaglia per la raccolta firme è già partita con l’entusiasmo del comitato promotore di cui fanno parte il sindaco di Tiggiano Giacomo Cazzato e Antonio Aventaggiato, autore della proposta di legge. Una iniziativa presentata ieri ai Cantieri Koreja sotto l’egida dell’associazione dedicata a Guglielmo Minervini, che tanto si è speso per le nuove generazioni fini alla sua morte, e guidata oggi dalla moglie dell’ex assessore regionale Maria Turtur. Lo sanno, i promotori, che troveranno resistenze tra molti di coloro che in Parlamento avranno poi il compito di approvarlo ma vogliono comunque aprire un fronte di dibattito forti di esperienze come quella, nel Salento, dell’attuale presidente della Provincia che venne candidato a 29 anni dalla sua coalizione a sindaco di Gallipoli perché si era certi di perdere le elezioni. E invece fu un successo

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