I Vigili del fuoco della Puglia hanno proclamato uno stato di agitazione per mettere in risalto il problema di un organico ritenuto insufficiente. In una lettera inviata alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ai capo dipartimento dei Vigili del fuoco, al presidente della Regione Michele Emiliano e ai prefetti pugliesi, i sindacati Fns Cisl, Conapo, Uil Pa Vvf, Fp Cgil, Confsal e Vvf Usb Pu si dicono “preoccupati perché nonostante il nuovo decreto preveda la ripartizione dell’incremento di organico di 140 unità di personale appartenente al ruolo dei Vigili del fuoco (40 da ottobre 2021 e 100 da ottobre 2022), e i comandi pugliesi interessati dal potenziamento sono Bari, Bat e Taranto, gli stessi hanno visto incrementare il numero di vigili rispettivamente di 2, 4 e 4 unità. La cui somma – dicono i sindacati – non è neppure il 10% dell’incremento di organico disposto dal nuovo decreto ministeriale”. “Cosa ancor più grave – continuano – è il mancato riconoscimento come centri di formazione territoriale dei poli didattici della Direzione regionale Puglia e del Comando di Brindisi”. I sindacati ribadiscono “la richiesta di provvedimenti urgenti e straordinari. Non accettiamo la chiusura temporanea dei distaccamenti, anzi riteniamo non più rimandabile l’apertura di nuovi distaccamenti sul territorio pugliese, affinché garantiscano maggiore copertura territoriale e soprattutto garantiscano tempi ragionevoli per raggiungere il luogo d’intervento”.
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