Dalle scarcelle baresi alle puddhriche salentine, passando per la cupeta e l’agnello di pasta di mandorle, la Pasqua in Puglia torna a profumare di tradizione e dolcezza. Secondo Coldiretti Puglia, quattro famiglie su dieci (38%) scelgono di preparare in casa i dolci tipici, riscoprendo sapori antichi custoditi da generazioni. Un ritorno alla cucina domestica favorito anche dal caro prezzi su colombe e uova di cioccolato, aumentati fino al 40%.
Dolci artigianali protagonisti nei mercati contadini
Nei mercati di Campagna Amica è tornata la sfilata dei dolci regionali pasquali “fai da te”, accompagnata dai cuochi contadini e dai tutor della spesa che hanno guidato i consumatori nell’acquisto di prodotti locali e Made in Italy per imbandire le tavole delle feste.
Scarcelle, agnelli di mandorla e altre delizie
Le scarcelle (o squarcelle), simbolo della Pasqua pugliese, sono dolcetti a forma di cuore, cestino o colomba, ricoperti di glassa e decorati con uova sode colorate, granella o confettini. Altrettanto popolari sono i taralli dolci, le pastatelle ripiene di marmellata e le puddhriche, intrecci di pane dolce o salato con un uovo al centro, simbolo di pace.
Non può mancare l’agnello di pasta reale, prelibatezza a base di mandorle la cui ricetta risale al 1600, forse di origine araba. Immancabile anche la cupeta salentina, torrone croccante preparato dai cupetari in grandi pentoloni roventi, servito caldo per esaltarne l’aroma.
Un patrimonio da difendere
Coldiretti sottolinea l’importanza di questa riscoperta delle tradizioni culinarie locali: non solo un gesto di autenticità e convivialità, ma anche un modo concreto per sostenere i produttori locali e rafforzare l’identità culturale del territorio.
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