I pentastellati Marco Galante e Rosa Barone difendono l’approvazione della norma: “Serviva da tempo, era urgente agire”
Nonostante le polemiche seguite all’approvazione dell’emendamento sui Consorzi, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno scelto di restare in aula per sostenere l’approvazione della legge sull’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee in Puglia. Una norma attesa da tempo, spiegano il capogruppo Marco Galante e la consigliera Rosa Barone, che introduce finalmente un quadro organico di pianificazione della risorsa idrica su tutto il territorio regionale.
“Abbiamo votato a favore perché era necessario regolamentare la concessione per le acque e fornire linee guida unitarie per tutti i settori, dall’irrigazione agricola agli usi civili e industriali”, dichiarano i rappresentanti pentastellati. Il disegno di legge, approvato in Consiglio regionale, prevede il censimento dei pozzi esistenti, le regole per la ricerca ed estrazione delle acque sotterranee, e la gestione delle acque superficiali.
Il gruppo M5S ha tentato di migliorare il testo proponendo un emendamento per ridurre la durata delle concessioni da 15 a 10 anni, ma la proposta è stata respinta dal governo regionale, che ha motivato la scelta con la necessità di garantire stabilità normativa.
Netta invece la critica dei consiglieri alla proroga per l’emersione dei pozzi abusivi: “Non condividiamo l’allungamento dei termini da 180 a 270 giorni. In una fase di emergenza idrica avremmo voluto tempi più brevi, non più lunghi”, hanno precisato.
“Con la crisi idrica che stiamo affrontando non potevamo permetterci di rinviare ulteriormente l’approvazione di una legge fondamentale per la gestione sostenibile delle risorse idriche regionali, già ferma in aula da mesi”, concludono Galante e Barone.
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